Dopo il ritorno in serie B, l'Etruria Romana è chiamata a uno storico "exploit". Anche grazie ad un mercato mirato e lungimirante, nell'ambiente monta la consapevolezza e l'ambizione di
potersi giocare qualcosa d'importante. Sulla carta la squadra parte con le credenziali giuste e con una rosa significativa. Ma un inizio disastroso in campionato scava subito un solco e la
speranza di conquistare la coccarda di B e la promozione in A si complica notevolmente. La dirigenza decide, allora, di dirottare le sue migliori risorse in Coppa Italia dove giocano le prime
linee. Intanto le riserve in campionato fanno ampiamente il loro dovere e rimediano a un inizio sciagurato. Il cammino in Coppa si ferma però ai Quarti di finale, quando l'Etruria Romana riesce a
perdere una partita che si era messa sul 2-0 a favore. Anche in Tyrrenium Cup non si va oltre un quarto posto. Alla fine un contentino arriva dal campionato: l'Etruria Romana è terza e ottiene il
miglior risultato della sua storia, mentre le giovanili sbaragliano la concorrenza e vincono il loro campionato (purtroppo solo simbolico). Si voleva chiudere un ciclo in bellezza e si finisce
con il raccogliere solo qualche briciola. La stagione seguente sarà una stagione di rinnovamento, con un deciso cambio e rinnovamento della rosa.
I risultati finale della stagione di campionato dicono questo:
- 3° posto in classifica generale;
- miglior attacco del campionato;
- 5° miglior difesa;
- 2° miglior differenza reti.
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